Può capitare di dover inserire in fattura delle spese sostenute per lo svolgimento del proprio incarico o della propria attività. Ciò è possibile in PsicoGest inserendo le voci di rimborso come se fossero delle ulteriori prestazioni.
Dopo aver inserito una prima prestazione o voce di fattura, cioè dopo aver premuto il bottone “aggiungi in fattura”, i campi di quantità, descrizione, tariffa ecc. tornano vuoti, pronti ad accogliere una nuova prestazione. E’ possibile quindi procedere inserendo la voce di spesa (ad esempio: “rimborso chilometrico da xx a yy”) con relativa tariffa. Ad eccezione dei regimi forfetari (per i quali è necessario un approfondimento che segue), si potrà quindi attivare il “non imponibile” sul sì, poiché per i regimi ordinari le spese sostenute per una propria attività non costituiscono reddito (sono quindi “non imponibili”, appunto).
Fatturare rimborsi spesa (Regimi Forfetari)
Per i forfetari è necessario distinguere 2 situazioni/ scenari possibili.
- Spesa in nome e per conto del cliente: una spesa sostenuta per la propria attività (ad esempio un treno o un albergo) che viene fatturata direttamente al professionista e per la quale il professionista chiede il rimborso, è da considerarsi – per i forfetari – alla stregua di un onorario, ossia imponibile. In PsicoGest sarà quindi da lasciare il “non imponibile” regolato sul “no”, dato che l’importo sarà imponibile e su di esso si calcolerà pure la cassa.
- Spesa fatturata al committente (colui/ colei a cui emettiamo fattura, ad esempio l’azienda per la quale andiamo a fare una formazione) ma che il professionista ha pagato di tasca propria, come anticipo: In questo caso, se si desidera farla comparire in fattura (non obbligatorio), sarà possibile inserirla come voce fattura regolando il “non imponibile” sul “sì”. Su tale voce fattura non verrà calcolata la cassa e l’importo sarà corrisposto “al netto”.